RICAMBI e ASSISTENZA
RICAMBI e ASSISTENZA
Nel linguaggio comune capita spesso di chiedersi: qual è la differenza tra un prodotto sanificante e uno disinfettante?
La risposta è semplice: non c’è alcuna differenza sostanziale dal punto di vista dell’azione.
Entrambi hanno la stessa funzione, cioè eliminare o ridurre in modo significativo i microrganismi patogeni (batteri, virus, funghi).
Quello che cambia è solo un aspetto normativo: la registrazione presso il Ministero della Salute.
Sia i sanificanti che i disinfettanti vengono formulati con principi attivi in grado di contrastare la proliferazione di microrganismi.
In entrambi i casi si parla di prodotti che, se usati correttamente, rendono l’ambiente più sicuro e igienizzato.
La loro efficacia dipende dalla formulazione, dal principio attivo e dal corretto utilizzo (diluizioni, tempi di contatto, modalità di applicazione).
👉 Dal punto di vista pratico, un sanificante può avere la stessa forza di un disinfettante o essere anche migliore.
Sì. Entrambi hanno lo stesso scopo: abbattere la carica microbica presente su superfici e ambienti.
Perché solo i disinfettanti hanno ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Salute (PMC) o dell’UE (biocidi).
I sanificanti non sono registrati, quindi non possono legalmente dichiararsi “disinfettanti”, anche se hanno un’azione simile.
Dipende dal contesto: In ambienti domestici, uffici o scuole un sanificante è più che sufficiente.
In settori regolamentati come sanità, ristorazione e industria alimentare la legge richiede prodotti registrati, quindi serve un disinfettante.
È semplice: sull’etichetta deve comparire la dicitura “Presidio Medico Chirurgico (PMC)” con il numero di registrazione ministeriale oppure l’autorizzazione europea come biocida.
No, non necessariamente. Può avere un’efficacia simile, ma senza la registrazione non può riportare claim ufficiali come “battericida” o “virucida”.
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